giovedì 28 giugno 2012

Consigli di Scrittura Creativa


Il problema con i consigli è che è di solito è semplice indicare la strada, ma è molto più difficile spiegare il come. Tutti sanno che bisognerebbe mangiare più frutta e verdura e meno panini, ma come raggiungere questo obiettivo è un altro affare. Quindi partirei da un elenco di cose secondo me da evitare. Ho fatto un patchwork di consigli di scrittura creativa trovati su vari forum, cercando di scegliere quelli che secondo me funzionano meglio, più che altro perché io ho commesso questi errori e non mi hanno portato a niente, quindi evitateli:     
  • Non passate anni a sperimentare forme nuove di scrittura: collage verbali, ricettari che prendono vita e raccontano, racconti senza dialoghi, dialoghi senza racconti, tesi accademiche futuristiche ecc. E' vero che alcune delle forme più interessanti di letteratura sono nate da logiche sperimentali, ma di James Joyce ce n'è già stato uno, grazie. Non ostinatevi a creare per forza qualcosa di nuovo. Un semplice genere musicale come il blues esiste ormai da quasi cent'anni eppure riesce a esprimere tutta la gamma di emozioni umane, ogni volta con nuove canzoni. Volete comunque raccontare la storia dal punto di vista di una farfalla equatoriale anziché dal vostro umano protagonista? Bene, però dovrete dare alla farfalla emozioni umane. Alla gente non gliene frega del modo di ragionare, di amare, o di sentire di una farfalla.
  • Non passate anni a raccogliere materiale, citazioni, frasi e pensieri. Se vi viene un'idea, una situazione, un qualcosa che vi ispira, iniziate a scrivere una storia che colga quel pensiero. Non un semplice appunto, una vera storia. Prendetevi un'ora di tempo e scrivete 1000 parole. Se quel pensiero merita di essere coltivato, verrà fuori da sé, e potrete mettervi a lavorare sulla trama, sui personaggi o sull'ambientazione. Se invece non trovate ispirazione, vuol dire che non era qualcosa di interessante.
  • Rileggete quanto avete scritto ad alta voce. Sembra una cosa stupida ma vi stupirete di quanto cambierete dopo la lettura ad alta voce. Se qualcosa suona bene al vostro orecchio suonerà bene anche al vostro cervello, ma purtroppo non funziona viceversa. E l'arte di raccontare storie nasce da una tradizione orale, che ha proliferato per millenni, prima di essere convertita per le masse in forma scritta, nell'ultimo secolo praticamente dal dopoguerra.
  • Non risparmiatevi. Questo è uno dei punti più difficili da affrontare per uno scrittore, ma se non siete pronti a umiliarvi di fronte ai vostri lettori, a mettere a nudo le vostre debolezze o insicurezze, a dimostrarvi vili o pavidi, non iniziate neanche. Se volete descrivere la scena in cui il protagonista abbandona il fratello nelle mani del nemico, dovrete scavare dentro di voi, andando a cercare qualcosa che vi ha toccato in maniera simile nel corso della vostra vita. Dovrete andare a cercare nella vostra infanzia quell'episodio dove avete lasciato il vostro amico più fraterno in una situazione di pericolo, per scappare, senza voltarsi indietro. Solo se ritroverete quelle emozioni profonde dentro di voi, riuscirete a scrivere una scena convincente. E se la scena sarà convincente il lettore dopo saprà che anche voi nella vostra vita avete abbandonato qualcuno che vi era caro, e magari sotto sotto vi considererà un vigliacco…. Però comprerà i vostri libri!
Non so se questi sono i migliori consigli o i più importanti, però possono essere un primo punto di vista, di qualcuno che ha già attraversato il deserto una volta, per sopravvivere a questa incredibile avventura che è scrivere.
Potete anche leggere le cinque regole di Heinlein

venerdì 22 giugno 2012

L'incerto incedere dell'inutile imbrattacarte

Allitterazione? Meglio non  esagerare. Ellissi? Per carità roba da dilettanti.
L'altro ieri ho ricevuto una recensione parecchio negativa sul mio romanzo. Beh, capita, però sinora, per qualche strana sorte, non mi era ancora successo di leggere una stroncatura così accanita.
E' anche vero che molti degli editori che hanno cestinato il manoscritto (e vi assicuro che sono stati parecchi) probabilmente hanno pensato le peggio cose, però sapete, finchè uno non te lo dice in faccia, tutto sommato puoi sopravvivere.
E va beh, pazienza, non si può stare simpatici a tutti. Mi consolerò con le altre recensioni positive e commenti favorevoli che per fortuna sto ricevendo. L'unica cosa che veramente mi da fastidio di questa recensione così agguerrita nei miei confronti è che la blogger in questione non si sia degnata di scrivere da qualche parte, che ne so in piccolo in fondo al post, che lei non ha tirato fuori un euro per leggere il mio libro, ma che gliel'ho gentilmente regalato io. Trivia? Secondo me no, poi sarò fatto all'antica, chissà.

martedì 19 giugno 2012

Grexit

La situazione Greca è veramente paradossale. Penso che neanche Crichton avrebbe potuto immaginare questa trama. Magari ci scrivo un libro, spunti interessanti ce ne sono.
Dopo aver tanto sperato che vincessere le elezioni i partiti pro-euro, adesso che è successo, che si fa?
Questo si stanno chiedendo a Berlino... Alla fine i voti ai partiti o i governi non pagano i debiti e si aspettava solo una scusa per far fuori la Grecia. Scusa che però non è arrivata, lasciando tutti di fronte alle loro responsabilità.
Ma alla fine non è buffo che i partiti pro-euro della Grecia, additati ora da Monti e co. come salvatori della patria, siano gli stessi che hanno portato la Grecia alla rovina, negli anni scorsi? E cosa ne possono i poveri cittadini greci, che si trovano una montagna di debiti da pagare sulla testa... Che colpa ne hanno? di aver scelto dei pirati invece che dei buoni padri di famiglia per governare il loro stato? Beh e noi, che dovremmo dire allora? e i francesi? Chi è senza peccato scagli la prima pietra ha detto qualcuno molti anni fa, e la pietra è ancora lì per terra...
Qualcuno vuole dire in maniera chiara che chi presta soldi a creditori notoriamente insolventi, deve mettere già in conto che non li riceverà mai indietro? e che quindi lui è il primo colpevole dei suoi mali.
La Grecia non potrà restituire i suoi debiti nemmeno nei prossimi 100 anni. Non si può restituire un debito pubblico a meno di crescere a un tasso superiore al tasso di interesse applicato al debito. Quando mai la Grecia crescerà a doppia cifra? non lo fa neppure più la Cina...
Lo dico io, che non sono nessuno, ma la Germania, la BCE e quanti altri, che avevano a disposizione i migliori economisti del mondo, non mi vengano a dire che non lo sapevano, quando hanno prestato i soldi.
Quindi? Adesso dovrebbero fare un bel bagno di umiltà e dire ai loro cittadini, signori ci siamo sbagliati a prestare i soldi ai Greci. Non li riavremo mai indietro. Si svaluterà l'euro, si ristrutturerà il debito greco, ma tutti insieme, con la Grecia, il Portogallo, l'Irlanda e tutti gli altri Stati con le pezze al culo.
Se domani la Grecia decide il default e magari decide di non ritirare gli euro dalle banche, ma di distribuirli ai cittadini? Cosa facciamo, li bombardiamo? Li invadiamo?
Quindi i grandi tedeschi che si piccano di essere i padroni dell'europa, ammettano di aver sbagliato. Ammettano di aver sbagliato a prestare i soldi alla Grecia, perchè già sapevano che non li avrebbe mai potuti restituire. Che lo hanno fatto solo per salvaguardare una scadenza elettorale e poi si vedrà, qualcuno pagherà il conto più avanti.
Si colpiscano i veri colpevoli, cioè i politicanti, che hanno costruito questo schema a strozzo, e non i popoli e i poveri cittadini greci, tedeschi o spagnoli, che hanno avuto l'unica colpa di affidare le chiavi di casa a persone piccole e meschine.

giovedì 14 giugno 2012

soldi, misteri e altre conseguenze

Anna è una giovane analista economica, il cui lavoro e i cui progetti vengono sconvolti dall’incontro imprevisto con un genio della finanza. Trascinata insieme all’amico e collega Rino in giro per il mondo, in un vortice di avventure senza respiro, vedrà minacciata la sicurezza stessa della sua famiglia.
Anna si scoprirà a varcare ripetutamente i propri limiti, sino a un finale aperto e sorprendente, in cui un nemico invisibile aspettava da sempre nell'ombra, pronto a colpire proprio quando tutto sembrava finalmente essersi aggiustato.
La trama principale si mescola alla complessità della micro vita di Anna e della carrellata di incredibili personaggi con cui viene a contatto nella sua corsa per quattro diversi continenti.
Una storia che intenzionalmente vuole essere difficile da collocare in un genere predefinito, una narrazione scorrevole, veloce e avvincente, che, pagina dopo pagina, prende per mano il lettore e lo fa scivolare in un mondo dove tutto può accadere.
Formati: EPUB + MOBI
ISBN: 978-88-97815-06-8

disponibile qui.