martedì 23 aprile 2013

Ho bisogno di un editor! Come migliorare i propri scritti.

Se lavorate per una grande rivista o casa editrice, avrete un editor che rivede ogni vostra parola o periodo, trovando errori, incongruenze e goffaggini letterarie - ma se state lavorando al vostro primo romanzo, o alla pubblicazione di un racconto su un blog o un sito letterario, quasi per certo siete soli.E' difficile editare il proprio lavoro, è inutile nascondersi. Normalmente si parte a rivedere quanto si è scritto e in molti casi o si esagera o si smette prima di aver raggiunto un risultato presentabile.


Questi otto suggerimenti vi aiuteranno a sviluppare le vostre capacità di editing, o almeno sono quelli che io uso per rivedere quanto scrivo:

# 1: Non si edita mentre si scrive 

Questo l'avrete già sentito, ma è uno dei più difficili da seguire. Pensate alla prima bozza come ad un outline del vostro romanzo. Nessuno la leggerà mai. Potete anche scriverci dentro appunti commenti, errori. Non importa quello che c'è dentro, l'importante è terminarla. Se individuate gli errori di battitura è bene correggerli subito, si può reimpostare una frase per collegarla meglio alla successiva, ma non tornate indietro a correggere intere fasi o paragrafi.  
C'è un software che si chiama Write or Die che se interrompi la scrittura per qualche minuto, inizia a cancellare quello che hai scritto, per punizione. Non lo consiglio, ma il concetto è quello. 
 
# 2: Non guardare il ​​tuo lavoro per qualche giorno 

Ci vuole tempo per distaccarsi da quanto si ha scritto. Se avete scritto un pezzo breve, o un post per un blog, un giorno o due possono essere sufficienti. Se hai scritto un romanzo intero devi lasciare passare qualche settimana. Stephen King applica la regola delle sei settimane, che io ritengo fantastica, anche se dolorosa. Messa la parola fine al vostro romanzo bisogna chiuderlo in un cassetto e non riprenderlo in mano per sei settimane. Fare altro, scrivere altri pezzi, dedicarsi a nuove idee. E quando lo si riprenderà in mano avrà un aspetto completamente diverso. 
I capitoli inutili, le scene affrettate, i buchi nella trama o la caratterizzazione incoerenti vi salteranno letteralmente agli occhi, provate poi mi dite.

# 3: Leggere in un formato diverso

 Se avete scritto su un pc (e penso che il 99% di voi lo faccia) provate a stampare il vostro scritto. Se non potete stampare cambiate il font o il size. 
Se avete intenzione di pubblicare il pezzo su un blog usate la funzionalità anteprima e rileggete tutto il pezzo ancora una volta. Se volete autopubblicarlo su una piattaforma ri-editate un'ultima volta il testo nel suo formato definitivo o stampatene una copia di prova se usate un POD.
Se avete un ereader trasferitelo lì sopra prima di pubblicarlo.

# 4: Modificare la struttura e il contenuto prima di ripulire le frasi 
Troppo spesso, gli scrittori cominciano il loro editing lucidando ogni frase - e poi finiscono per tagliare enormi pezzi del loro materiale più tardi. E 'molto più efficiente fare un editing sul quadro generale prima. Cosa significa:
  • Capitoli o sezioni interi da tagliare
  • Informazioni mancanti che è necessario aggiungere perché sono vitali per la trama
  • Personaggi che non sono stati sviluppati e che quindi necessitano di nuove sezioni dove esprimersi
  • Incoerenze nella trama 

# 5: Segare via il 10% delle parole 
Una volta che siete soddisfatti con la forma e il flusso del vostro pezzo, è il momento di tagliare.  
Tutti noi usiamo più parole del necessario, ma questa ridondanza indebolisce la nostra prosa. 
Se avete scritto un romanzo di 100.000 parole il vostro obiettivo sarà di arrivare a 90.000. Ovviamente dopo avere aggiunto o tagliato le sezioni mancanti o in eccesso di cui al punto 4.
Dovete essere spietati, se non raggiungete questo obiettivo significa che non avete editato a sufficienza.
Tagliate via tutti gli avverbi, tre aggettivi ogni quattro, tutti i periodi dubitativi "gli sembrò che", "gli pareva che...", "Sono convinto che...", e una buona parte dei verbi di senso riferiti al punto di vista della vostra storia, "Vide, udì, provò...". Dopo quest'operazione selvaggia rileggete. Se proprio il periodo non sta in piedi reintroducete quanto avete tagliato, altrimenti, ben fatto, procedete!



# 6: Utilizzare il controllo ortografico - ma usate anche gli occhi 

 Il controllo ortografico c'è, non usarlo è una follia. Io scrivo su MS Word e il controllo ortografico funziona abbastanza bene, ma ogni tanto non capisce, quindi non si può seguirlo bovinamente. 
 
# 7: Leggi il tuo pezzo in tutti i modi possibili  


I modi consigliati sono:
  • Ad alta voce. Le storie sono nate per essere raccontate a voce. E il nostro orecchio a volte funziona meglio del nostro cervello per istintivamente riconoscere i pezzi che funzionano e quelli che annoiano.
  • Al contrario. Metodo molto efficace per individuare gli errori, se avete scritto un romanzo è un po' faticoso
  • Molto lentamente. Per rallentare sino al livello che vi permette il distacco dal testo potete usare una matita per sottolineare. O se leggete online aumentate molto la dimensione del carattere.
# 8: Lascialo Andare 
Quando l'avete letto, riletto, aspettato, rieditato eccetera, è ora di lasciarlo andare. Se durante il vostro editing ritornate alla prima forma, significa che è ora di lasciarlo andare, e farlo conoscere al mondo.
Oppure se siete ancora incerti, pagate un editor professionista. Vi costerà caro (1500-2000 euro ogni 100mila parole), però sono soldi ben spesi, molto meglio spenderli in questa attività che per pubblicare il vostro romanzo con un editore a pagamento. Almeno in questo caso avrete un prodotto perfetto, che avrà ottime probabilità di essere pubblicato da un editore serio, che non vi chiederà altri denari. 
 
Se siete come la maggior parte degli scrittori, non sarete mai completamente sicuri circa il vostro lavoro. Ma la perfezione è un obiettivo irraggiungibile. Anche se un paio di imperfezioni rimangono, un pezzo pubblicato è infinitamente più utile ai lettori di un pezzo che marcisce sul vostro disco rigido per sempre.