Beh pubblicarne uno può essere anche un colpo di fortuna, diventare uno scrittore di successo è un'altra faccenda. Mi atterrò quindi al grande Robert Heinlein e alle sue cinque regole:
- Regola uno: è necessario scrivere
E non lamentatevi del fatto che non si ha il tempo di scrivere. I veri scrittori lo comprano il tempo. Prendono ferie, aspettativa, scrivono di notte. Scrivere è una vita di sacrifici, però il bello è che nessuno vi obbliga.
- Regola due: Finisci ciò che si avvia
- Regola tre: è necessario astenersi dal riscrivere, ad eccezione di un ordine editoriale
Se si inizia procedere con revisioni che ripristinano la prima bozza si è svolto abbastanza editing. E anche se molti principianti non ci credono, Heinlein ha ragione: se la vostra storia è vicino a pubblicabile, gli editor vi dirà che cosa dovete fare per renderla vendibile.
- Regola numero quattro: è necessario mettere la tua storia sul mercato
- Regola numero cinque: bisogna tenerla sul mercato sino a quando non ha venduto
Se la nota di rifiuto contiene dei consigli sensati (cosa a me mai successa) forse potete pensare di adottarli e riproporvi. Alternativamente dopo n rifiuti potete decidere di cambiare qualcosa nella vostra storia, magari l'incipit e il primo capitolo, che poi è quello che la maggior parte degli editor legge, e riproporla. Se la vostra storia è stata respinta, inviatela lo stesso giorno a qualcun altro. E naturalmente continuate a scrivere nel frattempo. Non c'è nessun buon motivo per smettere di scrivere, diventare scrittori di successo, secondo Heinlein richiede un minimo di talento e una tonnellata di perserveranza.
Mi permetto di aggiungere un mio personale consiglio: il flusso dei soldi deve sempre andare dagli editori, dagli agenti, dai mercanti verso lo scrittore e mai il contrario. Se qualcuno vi chiede soldi per valutare, promuovere o pubblicare il vostro romanzo, girate alla larga, quella che sembra una scorciatoia è in realtà un vicolo cieco.
E voi che ne pensate?